Bulletin n. 2-3/2012 | ||
October 2012-February 2013 | ||
Halikiopoulou Daphne |
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Response to Alberto Martinelli's "Nationalism in the 21st Century" | ||
in Quaderni di Scienza Politica , anno XIX, n. 3 , 2012 , 519-528 | ||
ABSTRACT: Nel saggio oggetto di commento Alberto Martinelli discute la persistenza del nazionalismo nel XXI secolo offrendo una spiegazione interessante delle diverse forme del Giano nazionalista. Il nucleo della sua tesi è che il nazionalismo costituisce in Europa una forza polarizzante, e di conseguenza una minaccia allo sviluppo dell'integrazione europea; mentre negli Stati Uniti esso è un mezzo di contenimento della polarizzazione, avendo una funzione unificante e integrativa. La ragione di questa differenza consiste in parte nella diversità delle traiettorie storiche innescata dai processi globali e dalla crisi attuale. La conclusione di Martinelli, secondo la quale il nazionalismo ancora conta e può avere un impatto positivo o negativo, è pertinente. Tuttavia la sua argomentazione si fonda su diversi assunti che si prestano a essere contestati: a) la violenza e l'estremismo non sono necessariamente una prerogativa della destra; b) i valori civici non mettono necessariamente al riparo dall'estremismo di destra; c) l'impatto della crisi sistemica, dei processi globali e di altri fattori che agiscono sul lato della domanda non è sufficiente a determinare lo sviluppo e la forma di un contraccolpo nazionalista. Ne deriva l'importanza del lato dell'offerta, ossia dei modi in cui partiti e movimenti sono in grado di affermarsi e di raggiungere il successo nell'ambito delle rispettive arene elettorali. | ||